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Josh Klinghoffer racconta i suoi dieci anni nei Red Hot

Josh Klinghoffer, intervistato recentemente dall’attore/cabarettista Marc Maron all’interno del suo programma/podcast WTF With Marc Maron, racconta tutta la sua vita musicale, come ha iniziato a suonare, qual è stata la sua prima chitarra, le collaborazioni con Bob Forrest, John Frusciante, Vincent Gallo, PJ Harvey, Beck, Gnarls Barkley, Dot Hacker e la sua esperienza da turnista con i RHCP nel 2007 (dice che fu un’idea di Chad Smith).

Il chitarrista losangelino ha parlato anche degli inizi nel gruppo, di quando gli è stato chiesto di entrare nei RHCP (il 20 Luglio 2009). I lavori per I’m With You sono iniziati nell’ottobre dello stesso anno (sono state registrate più di 50 canzoni per l’album, più tante altre che non sono state finite).

Josh ha rivelato che inizialmente John Frusciante sarebbe rimasto stupito che Kiedis, Flea e Smith volessero continuare in seguito alla sua seconda dipartita. Sembra anche che in tutti questi anni lui e Josh non abbiano mai parlato; la prima volta è stata solo ad Ottobre 2019 durante il matrimonio di Flea.

Poco dopo il concerto del 2 Novembre per la raccolta fondi per la Silverlake Conservatory School Of Music, Josh è stato chiamato a casa di Flea (i due vivono molto vicino al momento), assieme a Anthony Kiedis e Chad Smith. I tre gli avrebbero detto che avevano intenzione di chiedere a Frusciante di rientrare nel gruppo. Josh è stato in silenzio per un po’ e poi ha detto di non essere sorpreso, sapeva che John e Flea si vedevano spesso (avevano anche iniziato a jammare insieme nuovamente). Ultimamente anche Anthony aveva incontrato John Frusciante. Josh ha dichiarato di aver mantenuto buoni rapporti con tutti, infatti un paio di giorni dopo sarebbe anche andato a cena con Flea.

Josh all’inizio dell’esperienza nei Red Hot sentiva molto la pressione e aveva paura di non essere all’altezza. Si è detto felice che John sia rientrato nel gruppo solo adesso perché, se fosse tornato dopo il tour di I’m With You la cosa l’avrebbe distrutto ma ora, dopo 2 dischi e mezzo e due tour si sente comunque soddisfatto di ciò che ha fatto. Nell’ultimo anno avevano iniziato a lavorare al seguito di The Getaway senza registrare ufficialmente niente.